Reagire al velleitarismo #131
Analisi della galassia Z in Italia, Elon Musk e la libertà di pensiero, sinistra e neoliberismo, e le altre notizie.
Foto: ANDREJ ISAKOVIC/AFP via Getty Images
Torna la newsletter settimanale, con un paio di analisi sulla disinformazione di matrice putiniana e i punti di contatto tra le figure di Trump e quella del leader russo.
Parliamo inoltre di:
Accusata di barare da un algoritmo, e da un professore che non aveva mai incontrato
Elon Musk dice di aver comprato Twitter per tutelare la libertà di pensiero. Lasciateci avere dei dubbi
Le reinvenzioni ideologiche del centrosinistra
Pasolini trent’anni dopo: la nuova edizione di Petrolio (1992-2022)
Putin-town and Z-Boys: analisi dell’Italietta fascia, rossa, bruna, boh
Alex Orlowski, uno dei più apprezzati analisti della rete, osservatore dei fenomeni di estremismo e propaganda, ha analizzato 639mila tweet dei 551 account che utilizzano chiaramente la Z della propaganda russa per capire chi sono, cosa pensano e come agiscono le teste di ponte del Cremlino in Italia.
L’articolo completo su Rolling Stone.
Accusata di barare da un algoritmo, e da un professore che non aveva mai incontrato
Un numero sempre maggiore di organizzazioni utilizza la sorveglianza automatizzata per decidere se uno studente sta svolgendo regolarmente i test nell’ambito dell’apprendimento a distanza. Spesso questo si tramuta in un enorme potere nelle mani di un algoritmo goffo e che, di fatto, non deve rendere conto a nessuno, supervisionato da lavoratori a basso reddito, probabilmente in un paese in via di sviluppo.
Kashmir Hill sul New York Times.
Elon Musk dice di aver comprato Twitter per tutelare la libertà di pensiero. Lasciateci avere dei dubbi
Al momento, i progetti di Musk sono poco definiti e tra analisti e osservatori regna ancora l’incertezza rispetto al futuro dell’acquisizione di Twitter e all’impatto che essa avrà sulla piattaforma. Nelle ultime dichiarazioni, Musk innanzitutto si è opposto alla politica di moderazione dei contenuti attuata dalla direzione attuale, facendo riferimenti impliciti alla censura e alla sospensione di account pubblici come quello dell’ex presidente Donald Trump. L’obiettivo primario, a detta di Elon Musk, sarebbe proprio quello di tutelare il pensiero libero, svincolando il social network da superflui controlli e verifiche sui propri utenti al fine di renderlo una piazza universalmente democratica. Tali parole arrivano però da un uomo che si sostituirà in toto all’azionariato pubblico di una delle più rilevanti piattaforme social al mondo.
Pietro Zanetti su The Vision.
Il filo conduttore tra Trump e Putin
Nel pieno dell’attuale crisi, gli ex consiglieri della Casa Bianca descrivono il filo conduttore tra numerosi episodi della recente storia americana, dall’hackeraggio ai danni dei membri della campagna di Hillary Clinton nel 2016, passando per le pressioni che Trump fece su Zelensky e che portarono al primo processo di impeachment, fino all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. In che modo sono collegati, e perché lo sono? Un grande lavoro di ricerca e chiarezza.
Robert Draper sul New York Times Magazine.
Le reinvenzioni ideologiche del centrosinistra
Quali potrebbero essere le conseguenze di questo riallineamento dell’orizzonte ideologico per i partiti di centrosinistra, che nei decenni passati hanno sposato con dedizione la visione neoliberista?
Paolo Gerbaudo su Il Mulino.
Pasolini trent’anni dopo: la nuova edizione di Petrolio (1992-2022)
Ci sono opere incompiute che leggiamo in una forma che gli autori non hanno fatto in tempo a definire, una forma ipotizzata dai filologi. Ci sono opere la cui forma originaria non è definibile con precisione, poiché le testimonianze superstiti – manoscritti, stampe, carte, appunti dell’autore – non sono completamente concordi. In entrambi i casi è necessario ricostruire il testo per mezzo di quella che si chiama una edizione critica. Ci sono poi opere come Petrolio, il romanzo incompiuto di Pier Paolo Pasolini appena ristampato in una nuova edizione a cura di Maria Careri e Walter Siti (Garzanti, 2022), ritenuto da molti il testamento ideologico e spirituale dell’autore e da alcuni collegato direttamente alle cause della morte, che dichiarano esplicitamente di non voler raggiungere una forma stabile; un’opera che nella sua forma definitiva avrebbe dovuto presentarsi «sotto forma di edizione critica di un testo inedito», un Satyricon moderno (il titolo allude anche a Petronio), di cui «sopravvivono quattro o cinque manoscritti, concordanti e discordanti, di cui alcuni contengono dei fatti e altri no».
Marco Grimaldi su Treccani.