Reagire al velleitarismo #142
Odio in rete, il futuro di Twitter, calcio e democrazia, e le altre notizie
Odio in rete, il cattivo esempio della politica
Il 9% dei post Facebook e dei tweet pubblicati dai politici è offensivo, discriminatorio o hate speech. A rilevarlo la sesta edizione del Barometro dell’odio, dedicata alle elezioni politiche 2022. A detenere il primato la coalizione del centro-destra, che ricorre al linguaggio dell’odio con una frequenza maggiore rispetto alle altre forze politiche.
Quattro contenuti problematici su dieci sono attacchi sferrati da politici ad altri politici.
Tra un insulto e l’altro, compaiono i diritti umani: meno di 1 post e tweet su 4 è dedicato a essi e, spesso, non in chiave costruttiva. Tra i gruppi di persone più spesso bersaglio dei messaggi discriminatori dei politici le persone con background migratorio, il mondo della solidarietà, la comunità musulmana e quella Lgbtqia+. Ma emerge anche una discriminazione di tipo classista, che colpisce chi si trova in svantaggio socio-economico.
La catastrofe possibile
Le previsioni scientifiche sugli scenari atomici, tra minacce di conflitti nucleari e rischi di incidenti alle centrali ucraine.
Agnese Codignola su Il Tascabile.
Il ribelle del pallone
Oltre a sfidare la dittatura brasiliana sperimentando la democrazia diretta nel calcio, Sócrates e i suoi compagni dimostrarono che col rifiuto dell'individualismo a favore della politica collettiva si può vincere.
Will Magee su Jacobin Italia.
Un ingegnere di Twitter afferma che la piattaforma potrebbe collassare nelle prossime settimane
Dopo i licenziamenti di massa delle scorse settimana, la piattaforma sta dando piccoli segnali di malfunzionamento che potrebbero diventare una valanga inarrestabile nel prossimo futuro.
Lo racconta il MIT Technology Review.
L’incredibile balzo in avanti dell’intelligenza artificiale
Da una settimana il settore della tecnologia è in fermento a causa di un programma di intelligenza artificiale che risponde al nome di ChatGpt-3. Più di un milione di persone in tutto il mondo l’ha già sperimentato, restando a bocca aperta.
Il software, sviluppato dall’azienda californiana Openai, è capace di redigere in pochi secondi testi in diverse lingue e su qualsiasi argomento, dai più seri ai più faceti. I primi sperimentatori non si sono certo risparmiati. Il programma si adatta al contesto ed è capace di rispondere a tutte le domande, compresa la fatidica “qual è il senso della vita?”.
Pierre Haski in un articolo tradotto per Internazionale.