Reagire al velleitarismo #172
Nobel per la chimica al fondatore di DeepMind, GDPR e competitività in Europa, come il settore tecnologico sta investendo nelle campagne elettorali e le altre notizie.
Demis Hassabis: un Nobel di Chimica per l’intelligenza artificiale
Il Premio Nobel per la Chimica è stato assegnato al cofondatore di DeepMind, uno dei padri dell'intelligenza artificiale, Demis Hassabis.
Il suo percorso non solo rivela le linee di faglia nella geopolitica dell'IA. Per l'Europa, la scommessa di Hassabis rivela la più grande forza e la più grande debolezza di un'Unione capace di produrre e attrarre talenti, ma non di finanziare i progetti più rivoluzionari.
Alessandro Aresu su Il Grand Continent.
L’Europa futura, meno diritti per più competitività?
Nel suo rapporto Draghi dice che non possiamo avere una forte tutela dei diritti fondamentali e allo stesso tempo aspettarci di promuovere l’innovazione. La critica è rivolta in particolare al GDPR, che protegge i nostri dati personali. Ma è una critica senza fondamento.
Maurizio Borghi su Centro riforma per lo Stato.
Silicon Valley, il nuovo mostro del lobbying
Dalle criptovalute all’intelligenza artificiale, il settore tecnologico sta investendo milioni di dollari nei comitati che sostengono le campagne elettorali dei politici americani, a tutti i livelli. Con un unico obiettivo: intimidirli affinché sostengano i piani di sviluppo delle società tecnologiche.
Sul New Yorker.
Come i giornalisti possono usare i leak (e quali problemi ci sono)
I leak, le fughe di notizie in formato digitale, sono diventati progressivamente più frequenti e centrali nelle dinamiche del giornalismo contemporaneo. Per chi fa informazione, entrare in possesso di grandi dataset sottratti a organizzazioni di vario tipo è oggi più comune, soprattutto perché sono aumentati gli attori che si fanno carico della distribuzione di queste informazioni, che possono essere immesse nella sfera pubblica per ragioni diverse.
Un pezzo di analisi tra tecnologia, giornalismo, cultura e politica di Philip Di Salvo su Guerre di Rete.
Come i CEO utilizzano l’IA per la pianificazione strategica
La business community è in fibrillazione di fronte alla prospettiva che l’IA generativa, grazie a ChatGPT, you.com e Claude.ai, arrivi a rivoluzionare i processi decisionali aziendali. Sam Altman, CEO di OpenAI, si è spinto a dichiarare: “State per entrare nella più grande età dell’oro delle possibilità umane”.
Per i manager, l’idea di applicare l’intelligenza artificiale alla pianificazione strategica è allettante. Un dirigente ha recentemente dichiarato di non vedere l’ora che arrivi il momento in cui “l’IA potrà aiutare a intravedere opportunità che ancora non esistono!”.
Ma è possibile che stiamo sopravvalutando le capacità dell’intelligenza artificiale? Come possiamo identificare le aree, se esistono, in cui l’IA può potenziare la pianificazione strategica? Gli strumenti di intelligenza artificiale sono tutti uguali o alcuni sono più efficaci in determinati scenari?
Un’analisi su Harvard Business Review Italia.