Reagire al velleitarismo #179
IA e supervisione algoritmica del lavoro, l'esperimento de Il Foglio, la distorsione del dibattito su guerra e riarmo, e le altre notizie.
In nome dell’efficienza, è arrivato il tempo dei mostri
La piantagione, sia come istituzione economica che sociale, ha funzionato come precursore di molti meccanismi di controllo industriale. Tecniche originariamente sviluppate per gestire le popolazioni ridotte in schiavitù — come la meticolosa registrazione dei dati, la sorveglianza e gli orari di lavoro rigidamente regolamentati — furono successivamente adattate e perfezionate negli ambienti industriali.
Oggi, questi stessi principi sostengono la gestione del lavoro guidata dall’intelligenza artificiale (IA), dove la supervisione algoritmica traccia i lavoratori nei magazzini con precisione biometrica, i sistemi di polizia predittiva prendono di mira in modo sproporzionato le comunità marginalizzate e le piattaforme di assunzione automatizzate rafforzano modelli storici di esclusione.
Un’analisi tutta da leggere di Ron Salaj su MagIa.
Le politiche dell’odio
Secondo Roger Stone, stratega elettorale, mentore di Trump fin dagli anni Ottanta, un leader forte non deve mostrare rabbia, ma piuttosto esprimere ferocia, dato che l’odio è una motivazione più forte dell’amore e spinge con grande determinazione all’azione.
Nelle 140 regole, le “Stone rules” definite per un leader vincente, questa distinzione tra rabbia e odio è particolarmente rilevante per capire il comportamento del presidente americano che qualcuno considera un “negoziatore” nonostante l’aspetto dell’aggressore, qualcuno che provoca “sparandole grosse” per ottenere semplicemente un risultato maggiore in una trattativa.
Stefano Feltri nella sua newsletter “Appunti”.
Automatizzato fascismo memetico
Per capire veramente la versione Dark MAGA di Trump bisogna scorrere il suo profilo su Truth Social, che è a tutti gli effetti un Mein Kampf in perenne e frenetico aggiornamento.
Ma adesso la propaganda sta facendo un salto di qualità, perché tutti i “contenuti” generati dall’intelligenza artificiale sono diventati la perfetta arma propagandistica dell’estrema destra globale, come ad esempio il famoso video su “Trump Gaza”.
Ne parla Leonardo Bianchi su COMPLOTTI.
Il Foglio AI: l'automazione dell'opinionismo
Nelle settimane scorso il quotidiano diretto da Cerasa ha lanciato una sfida provocatoria: essere il primo giornale (anche se sappiamo che non è così) scritto interamente dall’IA.
Per Alberto Puliafito, siamo di fronte a un caso studio perfetto su come le intelligenze artificiali possano essere usate nell’industria dei media non per innovare, ma per replicare ciò che già esiste, con meno costi.
L’idea di un quotidiano interamente scritto dalle AI – qualunque cosa voglia dire – si presenta, almeno in teoria, come una sfida radicale.
I pacifisti sono no-vax, Putin è Hitler e altre semplificazioni retoriche
Ecco come la strumentalizzazione degli argomenti anti-complottisti e della Storia distorcono il dibattito su guerra e riarmo.
Jacopo De Miceli su Osservatorio sul Complottismo.